Comparatori: dall’Antitrust nessuna multa

Scritto da Daniela Zepponi il

Non è da tutti commettere un’infrazione e cavarsela con una pacca sulla spalla: eppure è quello che è successo ad alcuni celebri comparatori online  da parte dell’Antitrust. Infatti, notizia di qualche tempo fa, c’era stato molto rumore intorno al fatto che questi siti fossero falsati. In che senso? Adesso ve lo spieghiamo. Chi non ha provato a cercare una polizza più economica di quella che possiede? Ma girare un sito dopo l’altro, o magari fare tante telefonate, non piace a nessuno. Grazie a questi siti ivece con pochi click e inserendo i dati, in un attimo è possibile avere tanti preventivi differenti, elencati in ordine di convenienza. E qui arriva il problema: se alcune compagnie assicurative avessero pagato per far sì che le proprie polizze fossero proposte in maniera più conveniente di altre?

Ed è questo che l’Antitrust contesta ai siti comparatori: al momento di presentare il risultato della ricerca, alcune polizze venivano caricate di garanzie accessorie non richieste e che quindi rendeva davvero difficile paragonare in maniera equa le diverse assicurazioni, favorendone, di fatto, alcune.

Il controllo era stato richiesto dall’Ivass e al termine dell’indagine, l’Antitrust ha deciso di non emettere le multe milionarie che erano state ipotizzate in un primo momento ma di chiedere alle società di prendersi l’impegno di modificare questa situazione. I comparatori si sono quindi impegnati a non farlo più (come si diceva da bambini) e a cambiare i propri sistemi in due mesi.

Due veloci riflessioni: da un lato l’Antitrust può aver preso la decisione giusta di non affossare queste società che comunque hanno dato alle persone l’opportunità di guardare oltre la propria polizza.

Dall’altra, ci chiediamo, i consumatori potranno ancora dare fiducia a queste società, dopo aver saputo di essere stati in qualche modo presi in giro? Voi cosa ne pensate?



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