Il governo Renzi alle prese con le riforme e le polemiche che riguardano il settore auto

Scritto da AssicurazioneOnline il

Mai come in questo ultimo anno abbiamo sentito i politici pronunciare il vocabolo “riforme”: è divenuto il leitmotiv del governo Renzi, che pare intenzionato a rivoluzionare anche il settore auto regolamentando alcuni aspetti delle RCA e istituendo il reato di omicidio stradale, richiesto sempre più a gran voce dall’opinione pubblica. Il ddl Concorrenza, ora ancora in fase di stesura, conterrà anche una nuova normativa che riguarda la riparazione delle auto incidentate, si tratta della cosiddetta riparazione specifica, un’innovazione che sta suscitando fortissime polemiche.

Il Ministro dello Sviluppo Economica, Federica Guidi, vuole infatti imporre la riparazione dei veicoli incidentati esclusivamente presso carrozzerie convenzionate e pagate direttamente dalle compagnie di assicurazione. Secondo la Carta di Bologna, associazione che riunisce, tra gli altri, anche i patrocinatori stragiudiziali, l’Unione Avvocati Civili, Federcarrozzieri e lo Sportello dei Diritti, una riforma di tale genere sarà uno stravolgimento dei principi che regolano le assicurazioni di responsabilità civile. Gli automobilisti, costretti a rivolgersi esclusivamente ai carrozzieri convenzionati, perderebbero il  diritto al risarcimento in denaro, principio cardine di ogni polizza Rc, inoltre scegliendo un’officina non convenzionata dovrebbbero anticipare di tasca propria le spese e quindi avviare obbligatoriamente un’azione legale per chiedere il risarcimento.Secondo Davide Galli, Presidente di Federcarrrozzieri, i carrozzieri convenzionati si troveranno costretti a lavorare più in fretta, per rispettare i tempi imposti dalle compagnie, con il risultato di riparazioni eseguite male e quindi potenzialmente pericolose per la sicurezza stradale.

La normativa che invece riguarda l’istituzione del reato di omicidio stradale, ancora in fase di stesura, prevede pene più pesanti per coloro che provocano incidenti mortali, in particolare per coloro che presentano un tasso alcolico superiore allo 0,8% o che superano il doppio della velocità consentita. L’Associazione Vittime della Strada tuttavia trova tali proposte totalmente inutili per costituire un deterrente per la guida sconsiderata perché le pene previste sono ancora troppo lievi. Il minimo previsto, 5 anni di detenzione, con il rito abbreviato o con il patteggiamento, viene dimezzato, applicando poi le attenuanti generiche e la condizionale, i colpevoli non passeranno neppure un giorno in prigione.




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