Rc auto, per la scatola nera sconti obbligatori, ma quando?

Scritto da AssicurazioneOnline il

Gli sconti obbligatori previsti per chi decide di installare la scatola nera sulla propria macchina sono in ritardo. Previsti inizialmente per lo scorso 9 luglio, non sono ancora entrati in vigore, come fatto notare dal presidente dell’Ivass Salvatore Rossi. Il 9 luglio, infatti, ha rappresentato unicamente la data nella quale il regolamento Ivass che stabilisce i parametri per il calcolo degli sconti è entrato in vigore: il problema è che al momento non ci sono ancora i decreti ministeriali che si devono occupare di tutti gli altri aspetti normativi. Non solo: non è ancora stata approvata la definizione – invero delicata – dei cosiddetti alcolock, vale a dire i dispositivi attraverso i quali il motore viene bloccato nel caso in cui si rilevi che chi si mette alla guida ha consumato alcol.

Il nuovo regolamento è stato emanato dall’Ivass nel marzo di quest’anno: l’associazione è disponibile a gestire tutti gli adempimenti che sono previsti dalla legge, ma per poter entrare in azione ha bisogno dei relativi decreti ministeriali attuativi. L’autorità, inoltre, ha in mente ulteriori fattori innovativi, tra i quali il car pooling e il car sharing. Non solo: è allo studio un rating unico per ciascun automobilista, una soluzione che andrebbe a sostituire la classe di bonus malus che si applica, invece, per il singolo mezzo di trasporto.

Il rinvio degli sconti obbligatori correlati con l’installazione della scatola nera sulle auto, a ben vedere, cambia la vita e le abitudini dei consumatori in modo tutto sommato poco significativo, anche perché i parametri dell’Ivass non fanno altro che accogliere gli sconti medi che le diverse compagnie già proponevano in passato, limitandosi a renderli obbligatori. Non è tutto: l’obbligatorietà concerne unicamente l’entità del ribasso, mentre non ha a che fare con l’offerta di polizze con scatola nera, secondo quanto previsto dalla legge 124 del 2017, vale a dire quella sulla concorrenza.

In altri termini, per il momento la situazione resta esattamente come prima, e le compagnie continuano a stabilire i prezzi tenendo conto solamente di ciò che conviene a loro. Questo significa che al Nord ci sarà un numero di scatole nere più basso rispetto al Sud: in diverse province del Meridione si giunge addirittura al 60% delle polizze, mentre la media italiana si ferma attorno al 20%. Ovviamente, al Nord la necessità di contrastare le frodi è meno stringente, e quindi il ricorso alle scatole nere rischia di trasformarsi solo in una spesa con costi extra.



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