Google Compare chiude
Aveva un po’ spaventato le compagnie assicurative tradizionali: ma solo un po’, e infatti alla fine il comparatore Rc auto di Google chiude.
Si è rivelato davvero un insuccesso infatti questo aggregatore di polizze che avrebbe dovuto in un attimo dire quale fosse la più economica e la più adatta alle nostre esigenze.
Eppure, nonostante il mercato delle ricerche online sia tutto in mano a Google, Google Compare dedicato non solo alle polizze Rc auto, ma anche prodotti finanziari e carte di credito non è andato bene e hanno deciso di cessare l’esperimento.
Questo servizio era attivo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti già da tempo, ma non è mai riuscito a decollare: e visto che non è arrivato il successo che speravano, si chiude.
Ma come funzionava l’aggregatore? Esso si basava su un modello a commissione, nel senso che poi le ricerche degli utenti venivano girate all’assicuratore scelto e Google incassava una percentuale per ogni polizza venduta.
E cosa invece non ha funzionato?
Forse la risposta è molto semplice: le assicurazioni non sono interessante a diventare più concorrenziali e a farsi concorrenza tra di loro. Il sistema attuale si basa su un meccanismo perfetto (per loro) basata su partnership, joint venture o incroci azionari. Non solo: essere presenti in un comparatore, significa anche mettere a nudo tutti i prezzi, cosa che spesso grazie all’uso dell’intermediario, le agenzie non fanno.
In Italia comunque per quanto riguarda il mercato delle assicurazioni, fino a qualche anno fa il cambio di compagnia avveniva con poca frequenza. Qualcosa è cambiato da quando non esiste più il tacito rinnovo, eppure siamo ancora tradizionalisti. Nonostante infatti tutti cercano le polizze online e usano i comparatori per fare un confronto, solo 4 su 100 le acquistano direttamente
In molti quindi preferiscono ancora affidarsi ad un intermediario.
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