Assicurazione terremoto: una scelta da non sottovalutare

L’Italia è un paese per buona parte a rischio sismico: e la recente tragedia di Lazio e Marche contribuisce a ricordarci che purtroppo non possiamo mai dirci sicuri. Tutti sappiamo che prevedere i terremoti è impossibile, e ovviamente il primo pensiero va al fatto che è necessario mettere in sicurezza la nostra casa per fornire un luogo sicuro a noi stessi e alle persone che amiamo.

Per capire la situazione dell’Italia, è sufficiente fare qualche numero: 190 mila terremoti in circa 30 anni, con 10 di essi che hanno superato la magnitudo 6.0. Quello che quindi si chiedono in tanti, è se esiste la possibilità di assicurare i propri beni contro un evento così catastrofico.

Ed effettivamente la possibilità esiste, e anzi c’è da dire che nel periodo immediatamente successivo alla tragedia di Amatrice e Arquata del Tronto, sono state tante le agenzie assicurative che si sono viste interrogare sulla possibilità di stipulare un’assicurazione contro i danni del terremoto.

Ma cosa significa stipulare un’assicurazione contro il terremoto? Significa premunirsi contro i danni materiali che questo evento può portare nella nostra vita. Significa avere un punto di partenza da cui ricominciare.

Cosa viene rimborsato se si sottoscrive una polizza per proteggersi dai rischi del terremoto? La somma che si riceve è pari al valore dell’immobile in sede di contratto e secondo i massimali sottoscritti.

Non solo: alcune polizze danno un sostegno immediato non appena si è verificato il terremoto, come potrebbe essere avere un luogo sicuro dove andare, mentre altre comprendono in un’unica polizza le scosse che si verificano anche nei giorni successivi a quella che per prima ha provocato il danno.

E i prezzi? Ovviamente variano in base alle differenti caratteristiche della polizza. A pesare in maniera decisiva sono senza dubbio due cose: il fatto che la casa che venga assicurata si trova in un luogo particolarmente sismico e i massimali che si decide di scegliere.