Che cos’è la tariffa Italia

Scritto da Cristina Iadeluca il

Le compagnie di assicurazione hanno sempre più spesso giustificato i rincari delle polizze rc auto e moto con l’impatto dei risarcimenti in relazione alle differenti regioni di residenza, così da sostituire quella che è stata la giustificazione storica, ormai annullata dall’evolvere delle situazioni, ovvero quella dell’inflazione e del volume di risarcimenti complessivamente pagati. Tra le Regioni maggiormente colpite c’è la Campania, che tra le varie iniziative messe in campo per riportare ad una situazione meno squilibrata, ha promosso anche quella della “tariffa Italia”. Oggi “R.C. Auto  Tariffa Italia” è un movimento, di carattere popolare , che ha ampiamente superato i confini regionali, in quanto si fonda su un principio caro a tutti coloro che devono fare i conti con un costo delle polizze rc sempre più insostenibile: quello di una assicurazione rc “uguale per tutti”.

I propositi di Tariffa Italia, e l’ampio consenso popolare, hanno portato questo movimento alla presentazione di un vero e proprio disegno di legge, che è stato depositato in cassazione lo scorso maggio con il sostegno di migliaia di firme (la cui raccolta prosegue), con l’appoggio di giovani democratici campani, dal pd campania e comune di Napoli e radicali locali, (ma che ha perso almeno parte della sua componente politica specialmente dopo l’adesione e il supporto della Ferconsumatori Campania3).

L’obiettivo di fondo che si vuole raggiungere con questo disegno di legge è chiaro, e si fonda sul semplice buon senso ed un approccio che si orienta al senso che viene sintetizzato nell’articolo 1 e cioè: “Le imprese di assicurazione sono tenute a riconoscere sia in sede di rinnovo che di nuovo contratto, anche in assenza di esplicita richiesta dei singoli interessati, l’applicazione del premio più basso previsto sull’intero territorio nazionale, da ciascuna compagnia, per la corrispondente classe universale (CU) di assegnazione del singolo contraente/assicurato, a tutti i contraenti e/o assicurati che non abbiano denunciato sinistri negli ultimi cinque anni.”



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