Auto cointestata? Ma per una rc auto più economica meglio la Legge Bersani

Scritto da BreakingNews il

Sono tanti i motivi per cui decidere di cointestare l’auto: può succedere di doversene dividere una perché ricevuta in eredità oppure optare per l’acquisto di una nuova e di alleggerire il carico delle spese con qualcun altro della famiglia. A questo punto, come regolarsi per il pagamento delle tasse? E cosa scegliere al momento della stipula del contratto di assicurazione?

Cominciamo col dire che per quanto concerne il pagamento del bollo, in caso di auto cointestata, ne rispondono in solido entrambi i proprietari. È possibile però che il bollo venga pagato solo da un intestatario, che deciderà eventualmente se richiedere la metà dell’importo versato all’altro proprietario oppure alternarsi con lui nel pagamento e via di seguito. Si tratta di una scelta di tipo arbitrario.

Per quanto concerne invece il pagamento dell’assicurazione la questione si complica un po’. Di solito chi si pone il problema di cointestare l’assicurazione è il soggetto più giovane e con meno esperienza che cerca di avvantaggiarsi della classe di merito più bassa dell’altro contraente. Ed è in questo momento che arrivano le amare sorprese. Nel momento in cui si devono estendere le coperture anche all’altro intestatario, il premio da pagare si alzerà proprio a causa della sua giovane età e della minor esperienza al volante. Ecco perché nel caso in cui ad esempio padre e figlio convivente decidono di dividersi il veicolo, è sempre meglio optare per la possibilità prevista dalla Legge Bersani, che permette al figlio neopatentato di usufruire della classe di merito del padre convivente.

 

 

 

 




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