Monitorare il proprio stile di guida per ridurre la polizza rc

Scritto da Valentina Oberti il

Una compagnia assicurativa ha proposto al Garante della Privacy una soluzione innovativa e semplice per ridurre i premi delle polizze: una app scaricabile sul telefonino, che permetta di monitorare lo stile di guida del conducente e che, nel caso di buona condotta, porti a un premio consistente in buoni sconto sul premio Rca. In considerazione del fatto che nessuno ormai si priva del suo smartphone per più di uno o due minuti, questa proposta pare davvero l’uovo di Colombo ma, proprio perché la app permetterebbe di rendere sempre immediatamente rintracciabile l’automobilista e verrebbe in possesso dei suoi dati personali, era necessario che fosse il Garante della Privacy a valutarne innanzitutto la fattibilità. Ebbene il parere è stato favorevole, ma con alcune limitazioni.

La app, gratuita, attribuisce un punteggio ai diversi comportamenti dell’automobilista e gli consente di visualizzare le situazioni al limite in cui si è venuto a trovare, come le inversioni a U, le brusche accellerazioni e le frenate improvvise: Attraverso questo metodo la società assicuratrice si propone di promuovere una guida più sicura, una riduzione dei consumi, ma soprattutto di offrire agli utenti delle polizze Rca a prezzo davvero ridotto. Insomma l’iniziativa è senz’altro da apprezzare, ma il Garante della Privacy ha imposto alcune modifiche alla app per assicurare la maggiore riservatezza possibile. Innanzitutto la compagnia che fornisce il support tecnologico non potrà conservare i dati sulla geolocalizzazione per più di 90 giorni, inoltre potrà trasmettere alla compagnia assicuratrice i dati statistici sulle strade percorse, solo dopo aver reso anonimi i guidatori. Per quel che concerne invece i dati personali degli utenti, dati che vengono forniti da loro stessi e che fungono da autorizzazione al loro trattamento, essi potranno essere conservati, per le finalità di marketing, per un periodo non superiore a un anno. Imprescindibile poi, per il Garante, conoscere quali dati verranno richiesti agli automobilisti per poter realizzare un loro profilo personale.



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