E se al posto della scatola nera ci fosse la dash cam?

Scritto da Lorella Gabutti il

Con l’intento di veder diminuire i costosi premi di assicurazione per le polizze RCA praticamente tutte le compagnie hanno previsto la possibilità di sottoscrivere un contratto con la black box, cioè la scatola nera, che permette di ottenere corposi sconti anche sui premi per furto e incendio e che consente anche di monitorare le abitudini di guida degli automobilisti. Utilissima in caso di sinistri, la black box sta ora vivendo una sua naturale evoluzione con un apparecchio tecnologicamente più evoluto e che potrebbe soppiantarla in pochi anni: la dash cam.

Già in adozione in Russia, dove viene montata di serie sul cruscotto di tutte le vetture nuove per scoprire le cause dei sinistri e gli eventuali comportamenti illeciti degli automobilisti, la dash cam è ampiamente utilizzata anche negli Stati Uniti, soprattutto sulle auto delle forze dell’ordine. Ma in cosa consiste questo nuovo apparecchio tecnologico che dovrebbe aiutarci a risparmiare sulle polizze auto? Come è facilmente intuibile dal nome, si tratta di una piccola telecamera che viene installata nell’abitacolo e che riprende tutto ciò che avviene al suo interno. Deterrente ideale per chi ha la brutta abitudine di parlare al cellulare o di inviare sms mentre è al volante, la dash cam registra anche la posizione del veicolo tramite il Gps, nonché velocità, ora e l’audio all’interno dell’abitacolo. Si tratta insomma di una sorta di scatola nera molto più accurata nelle sue registrazioni e che potrebbe fornire l’esatta dinamica di un sinistro.

Non ancora diffusa in Italia, questa piccola telecamera sta per essere presa in considerazione dalla Unione Europea – almeno secondo quanto ha dichiarato il ministro dell’Interno francese Manuel Vals, spetterà dunque alla UE stabilire che il dispositivo non violi il diritto alla privacy e consentire alle compagnie di  assicurazione di proporre polizze con premi ridotti per chi accetti la dash cam sulla propria auto. Intanto se ne trovano già in commercio alcuni modelli il cui costo si aggira sui duecento/trecento euro.



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