All you need is (wed)lock

Scritto da Riccardo Tronci il

Finchè morte non vi separi” rischia di essere una frase di ere passate: dal 1995 ad oggi i divorzi sono in crescita, i dati Istat parlano molto chiaro, ed il 30% degli ex coniugi non riesce a pagare l’assegno di mantenimento. Di conseguenza, non riesce a riappropiarsi della propria vita, a rilanciarla e condurre una normale quotidianità.

Per quanto in molti abbiano additato la soluzione come un “banalizzare” il vincolo matrimoniale, una risposta alle eventuali difficoltà di un divorzio, c’è, per quanto strana. Alcuni lo considerano un regalo di matrimonio, o di addio al celibato scherzoso, altri, forse, un “piano B” con cui garantirsi una boccata di ossigeno se la coppia dovesse scoppiare. L’idea è venuta ad un finanziere inglese dopo essere passato in prima persona dalla propria causa di divorzio capendo che dall’esperienza si poteva trarre “vantaggio”. Il finanziere ha creato un prodotto assicurativo capace di coprire per intero i costi del divorzio e far respirare la coppia anzichè mandare sul lastrico per pagare alimenti o assegni di mantenimento uno dei due ex coniugi. Sul sito della compagnia assicurativa si legge: “Nessuno pensa al divorzio quando sta per sposarsi. Eppure i divorzi avvengono. Nessuno crede di cadere vittima di una calamità, ma la saggezza comune suggerisce che diversi tipi di assicurazione siano parte di un buon piano finanziario“.

La polizza così ideata si chiama wedlock, e già dalla sua uscita ha riscosso un forte successo tra i sudditi della Regina, venendo spesso segnalata tra i regali di nozze più frequenti, o sui rotocalchi in compagnia della “lista di divorzio” (che altro non sarebbe che un invito a tutti gli amici e parenti ad aiutare la persona in causa a riprendere con slancio la propria nuova vita, con regali che vanno dagli elettrodomestici a torte e spumanti).

In una società in cui è possibile assicurare tutto (dal proprio fondoschiena in là), in cui è possibile assicurare il giorno del proprio matrimonio e sentirsi più sicuri sulla riuscita perfetta della cerimonia, viene da chiedersi perchè due persone particolarmente materialiste e pragmatiche non debbano pensare anche a questa eventualità. Oggi va tutto bene, domani chissà, 53 centesimi al giorno potrebbero essere un prezzo sopportabile per un matrimonio assicurato.

Per tutti gli interessati: non esiste ad oggi una “polizza wedlock” in Italia, le nostre compagnie ad oggi non la offrono, a differenza dei “vicini” francesi che hanno immediatamente importato e diffuso l’idea.




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