Assicurazione microcar, qualche informazione generale

Scritto da AssicurazioneOnline il

Le microcar o miniauto che dir si vogliano, si stanno ritagliando una fetta di mercato sempre più consistente. Da un lato ci sono infatti i ragazzi, che dai 14 ai 18 anni, invece del classico scooter riescono ad ottenere dai genitori questo mezzo di trasporto, dall’altra ci sono gli anziani, che possono spostarsi grazie ad esse anche se magari non è più stata rinnovata loro la patente per raggiunti limiti di età.

Ma come funzionano questi mezzi da un punto di vista assicurativo? La prima informazione da sapere è che essi si possono distinguere tra pesanti e leggeri. Rientrano nella categoria dei quadricicli leggeri, come se fossero scooter 50, le minicar che non superano i 40 chilometri/h  e che possono essere guidate fin dai 14 anni. Sono considerate pesanti quelle che invece arrivano fino a 80 chilometri/h e possono essere guidate dai 16 anni in poi.

Per il resto ci si regola esattamente come fosse un ciclomotore, quindi  l’assicurazione varia in base alla cilindrata della microcar e alla città di residenza. È possibile poi ad esempio stipulare la polizza solo per alcuni mesi all’anno: magari si una la minicar per andare a scuola e per l’estate c’è lo scooter.

Si potrebbe poi scegliere tra l’assicurazione con franchigia fissa o con bonus malus come le auto. Se si opta per la franchigia, non si saranno aumenti in caso di incidente come invece avviene per il bonus malus, ma anche se la propria condotta risulta impeccabile, il prezzo non scenderà.

Per avere informazioni più dirette, è però il caso di contattare direttamente la compagnia assicurativa di fiducia, o magari scegliere di fare qualche preventivo on line.

Se a guidare  la microcar è un adulto, che magari ha difficoltà a spostarsi per lavoro a causa del traffico, ci potrebbe essere effettivamente un risparmio rispetto ad un’assicurazione classica: non dimentichiamo però tutte le limitazioni tecniche di questo tipo di auto e soprattutto il dibattito aperto sul tema sicurezza, che purtroppo le trova un po’ carenti.




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