Assicurazioni meno care con giusto risarcimento e premi sostenibili?

Scritto da Cristina Iadeluca il

Il governo Renzi ha in programma la rapida conclusione dei lavori, per quanto riguarda la riorganizzazione del comparto normativo che regola e disciplina il settore delle assicurazioni. Il tutto con estrema (e logica) attenzione alla componente rc auto, per raggiungere l’auspicato obiettivo tra sostenibilità economica delle polizze, introiti per le compagnie e il diritto ad un equo risarcimento.

Sotto questo punto di vista quindi non sembrerebbero esserci delle novità in senso assoluto, e lo stesso discorso riguarda anche l’approccio con il quale si sta affrontando il problema, visto che il disegno al vaglio delle commissioni parlamentari, riprende diversi punti del disegno di legge che nel non lontano 2013 non incontrò il favore né della politica e né della giurisprudenza.

Che cosa ci si deve attendere per l’imminente futuro? L’unica certezza è che l’obiettivo è quello di rendere più chiaro il settore, e non solo per quanto riguarda la componente contrattuale, ma anche quella risarcitoria, con massima attenzione alla parte delegata a definire il risarcimento “biologico” derivante dal danno alla salute delle persone coinvolte nel sinistro.

Questa rimane infatti la parte più controversa, anche a causa delle lamentele delle compagnie di assicurazione, che continuano a indicare in questa sfera la principale causa dei rincari delle polizze, additando soprattutto come causa principale le truffe alle quali vengono continuamente sottoposte.

Quindi passando alle soluzioni al vaglio, per quanto riguarda l’aspetto del “controllo” si ha la proposta dell’uso di apparati atti a monitorare i veicoli, così da ricostruire in modo più certo le dinamiche degli incidenti (nulla o poco di nuovo c’è rispetto alla già proposta scatola nera), mentre per la definizione del risarcimento alla persona (danni dai lievi fino all’ipotesi di decesso) si vuole passare a una tabella unica, che definisca in modo univoco e certo (e non arbitrario come avviene ancora oggi in assenza di una vera e propria normativa, rimettendo le decisioni alla giurisprudenza e a valutazioni o giudizi di merito e consuetudinari) le percentuali e i parametri per poter definire il danno da risarcire.

Con questi aggiustamenti l’esecutivo ha la quasi totale certezza che il comparto assicurativo riuscirà a conciliarsi, soprattutto per la componente obbligatoria della rca, con gli assicurati, puntando con decisione verso premi più misurati e meno onerosi per tutti.



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