Bollettino delle truffe assicurative di dicembre

Scritto da AssicurazioneOnline il

Il mese di dicembre ha visto scoprire truffe assicurative di cui sono state vittime sia le compagnie assicurative, sia gli automobilisti. Per quel che riguarda le compagnie, come al solito a farla da padrone è il cosiddetto metodo dei falsi incidenti, mentre gli automobilisti truffati sono stati raggirati da agenti assicurativi disonesti. Vediamo però ora i fatti.

A fine dicembre la Procura della Repubblica di Verona ha ipotizzato il reato di frode assicurativa a carico di una sessantina di persone per aver messo in scena falsi incidenti con lo scopo di ottenere risarcimenti non dovuti. I presunti sinistri che sono stati denunciati alle compagnie sono tutti avvenuti in Campania, ad Avellino e in diverse località della provincia. L’inchiesta, al momento non ancora chiusa, prevede ora che vengano ascoltati alcuni degli indagati che, a detta dei loro legali, vorrebbero chiarire la loro posizione dimostrando che gli incidenti sarebbero realmente avvenuti.

Falsi sinistri anche a Lecce. La Guardia di Finanza a fine dicembre ha infatti depositato presso la Procura della Repubblica del capoluogo salentino l’informativa conclusiva di un’inchiesta che vede coinvolte decine di persone, tra cui un medico e un avvocato. L’indagine era partita in seguito ad alcune querele sporte da Sara e Generalile due compagnie, infatti, dopo essersi affidate a investigatori privati, avevano constatato che i certificati medici per lesioni dovute ai sinistri non erano stati rilasciati da alcun ambulatorio medico. I nomi delle persone sotto accusa, e sarebbero parecchie decine, non sono ancora stai resi noti in attesa della conclusione delle indagini.

Come dicevamo in precedenza però, anche diversi automobilisti sono stati vittime di truffe. Le due più clamorose sono state scoperte a Roma e Agrigento. Nella capitale a finire nei guai sono state la titolare di un’agenzia di assicurazione e le sue due figlie, che hanno visto ora porre sotto sequestro il loro ufficio. Le tre incassavano dagli automobilisti somme di denaro per la RCA e rilasciano regolare quietanza a nome di una compagnia assicurativa completamente sconosciuta. E’ bastato che gli automobilisti incappassero in un controllo dalla Polizia Stradale per scoprire che in realtà non avevano alcuna copertura. Un caso analogo è stato scoperto ad Agrigento, dove gli automobilisti truffati sono al momento 16, ma l’indagine è ancora agli inizi.



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