Bollettino delle truffe assicurative di giugno

Scritto da Lorella Gabutti il

Nel mese di giugno è stata Reggio Calabria ad aggiudicarsi il poco invidiabile primato di città più truffaldina d’Italia. Nel capoluogo calabrese le forze dell’ordine hanno portato a termine l’operazione Insurance che ha visto impegnato il Commissariato di PS di Cittanova e che ha condotto al deferimento all’autorità giudiziaria di oltre 200 persone, mentre per tre medici e un ex ufficiale della Guardia di Finanza sono scattati gli arresti domiciliari. Quella che è stata scoperta è una vera e propria associazione a delinquere impegnata nella truffa a diverse compagnie di assicurazione e la mente, anzi le menti, erano proprio l’ex finanziere insieme al titolare di un’agenzia di infortunistica stradale. Loro ideavano gli incidenti falsi, un avvocato, anch’egli finito ai domiciliari, si occupava della parte legale, mentre i medici stilavano falsi referti. L’ammontare delle somme truffate non è ancora stabilito con certezza, ma si tratta di una cifra davvero ingente.

Più o meno stesso copione in Piemonte, a Volpiano, in provincia di Torino. Anche qui associazione a delinquere e anche qui falsi incidenti, ma gli implicati, tutti agli arresti domiciliari, sono quattro e tra essi figura anche un assicuratore che si impegnava a falsificare i documenti degli assicurati per ottenere premi più bassi. Sempre a proposito di falsificazione di documenti per pagare polizze più convenienti, a Milano è stato scoperto quasi un esercito di finti milanesi. Sono circa 1.200 le persone coinvolte che figuravano residenti nell’hinterland, ma che in realtà vivevano in Campania. La Guardia di Finanza ha scoperto il raggiro e denunciato una famiglia residente a Milano, marito, moglie, cognato e fratello, ora deceduto, che si occupavano delle falsificazioni.

Infine giugno ha visto il rinvio a giudizio di 57 persone a Sala Consilina (Salerno) che, con il “trucco” delle false residenze, fingevano di essere residenti in Basilicata per pagare polizze più convenienti. Altro rinvio giudizio, sempre a Salerno, per 15 persone che, dal 2009 al 2010 avevano ideato diversi finti incidenti. Tra essi anche una falsa avvocatessa che denunciava i sinistri.



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