Il colpo di frusta cancellato dai risarcimenti

Scritto da Lorella Gabutti il

Probabilmente non era certo intenzione del Governo Monti permettere che le Compagnie ancora una volta volgessero a loro favore dei provvedimenti nati per ridurre gli esosi premi che gli automobilisti italiani pagano per la RCA, ma pare che in Italia sia impossibile mettere un freno al loro potere.

Come si ricorderà, nel marzo del 2012 l’esecutivo aveva approvato una norma che prevedeva che i risarcimenti per microlesioni permanenti, cioè quelle inferiori ai nove punti di invalidità, dovessero venire corrisposti solo in presenza di certificazioni mediche o esami strumentali che le provassero. Tale decisione era stata presa per evitare le classiche truffe, visto che circa l’80% delle lesioni derivanti dagli incidenti sono appunto delle microlesioni e il riscontro avrebbe dovuto essere la diminuzione dei premi. Invece…

Praticamente dal 24 marzo 2012, il giorno seguente all’entrata in vigore del decreto, le assicurazioni hanno dato una terribile stretta ai risarcimenti per le microlesioni. Innanzitutto hanno mutato una “O” presente nelle disposizioni di legge con una “E” e per loro vige la regola che le microlesioni permanenti debbano essere comprovate da certificazioni mediche e strumentali. Non basta più quindi la semplice diagnosi del colpo di frusta fatta dal medico del pronto soccorso, ma occorrono anche radiografie, risonanze magnetiche o TAC. Come se ciò non bastasse moltissime compagnie hanno declassato il colpo di frusta che viene ora considerato con un grado di invalidità pari a zero e quindi non risarcibile.

E se si ritiene questo comportamento scorretto, che fare?

Fino al famigerato 24/3/2012 il danneggiato poteva ricorrere a un avvocato per far valere i propri diritti. Per una lesione come il colpo di frusta il risarcimento medio, comprensivo dei danni morali, ammontava a circa 5.000 euro e all’avvocato spettava un compenso pari al 10%. Ora però gli importi per i risarcimenti sono stati ridotti e per un’invalidità classificata di grado 4 o 5 si riesce al massimo a ottenere 1.000-1.500 euro. E’ chiaro che il compenso per il legale diviene troppo basso e quindi deve essere il danneggiato a integrarlo, ma a questo punto “il gioco non vale la candela”: molti decidono così di non avviare un procedimento giudiziale. Non a caso le cause intentate contro le assicurazioni per risarcimenti da microlesioni sono diminuite drasticamente nell’ultimo anno.

La riduzione dei risarcimenti mirava a ottenere una diminuzione dei premi delle polizze e, se le Compagnie sono state così veloci ad adeguarsi e a volgere a loro favore il decreto Monti,  sul fronte tariffe ancora non si è visto nulla.




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1 Commento a Il colpo di frusta cancellato dai risarcimenti

  1. Alfred

    La solita truffa delle assicurazioni, vogliono incassare ma non vogliono pagare..

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