Le persone dentro lo schermo del pc sono vere

Scritto da Riccardo Tronci il

A me è successo qualche anno fa.

Non avevo niente da perdere, il mio pc era un Pentium, su cui al massimo avevo salvato qualche racconto e qualche foto. In alto a destra si aprì una finestra di dialogo con una scritta: “Ciao, sono un hacker. Non ti preoccupare, guardo solo se hai qualcosa nel pc che mi interessa, e poi me ne vado“.

Risposi, a metà tra l’affascinato ed il “violato” in un mio spazio privato, che poteva guardare, tanto non avevo assolutamente niente su quel pc. Come lui stesso dopo pochi minuti confermò, andandosene (ovviamente non prima di aver salutato calorosamente).

Dovevo avere una espressione come chi abbia appena scoperto che gli uomini dentro alla televisione non sono in senso letterale “dentro alla televisione”, ragion per cui perde qualsiasi senso il vestirsi glamour per guardare una puntata di Fantastico. Ed un motivo in più per credere che Lorella Cuccarini non abbia effettivamente guardato “te”. D’altronde dall’altra parte dello schermo in questione c’era eccome un’altra persona, ed il suo savoir faire non era così rassicurante.

Era come se qualcuno fosse entrato in casa, immobilizzandomi, per dirmi: guardo in giro, se c’è qualcosa che mi interessa al massimo lo copio, tranquillo. Per poi andarsene sorridendo, abbracciando e dicendo: no, non hai niente di mio interesse.

E se, invece, ci fosse stato qualcosa di interessante, che so, un brevetto, un progetto, uno scritto, un file pdf, delle immagini? Se invece del mio pc, inutile se non per indagini di mercato con scarsi risultati, fosse stato il pc di un’azienda?

La necessità di tutelarsi contro i veri e propri attacchi informatici, capaci di rubare informazioni, come di interferire con le normali attività di un sito, con conseguenze anche disastrose, è diventata prioritaria, come il sapersi difendere dalle truffe informatiche.

Ed è per questo che la compagnia di broker Mag-Jlt, in collaborazione con Beazley, compagnia assicurativa del gruppo Lloyd’s di Londra e DFLabs, ha dato vita alla polizza: “Beazley global breach solution“, il primo sistema di difesa e di copertura assicurativa contro l’hackeraggio in Italia.

Questa nuova polizza vuole  tutelare tutte le attività  dai  Data Breach (violazione di dati personali) e Cyber Security Incidents (attacchi informatici), sviluppandosi sia come copertura assicurativa a rimborso dei danni subiti, sia offrendo sia una copertura assicurativa dei danni arrecati da un’eventuale violazione, sia  garantendo l’assistenza necessaria per pianificare e tutelare al massimo i propri file nel  post-attacco informatico.

L’idea è venuta proprio al presidente di Mag-Jlt, e proprio dopo aver subito alcuni attacchi informatici.

Dall’esperienza si impara. E imparerò anch’io: mai parlare con gli sconosciuti.



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