Non cessano le polemiche sulla cessione del credito RC Auto

Scritto da AldoGalvagno il

La cessione del credito RC Auto prevede che l’assicurato che subisce un sinistro senza averne colpa e che ha il diritto all’ovvio risarcimento, possa delegare un carrozziere a riscuotere il debito dalla sua assicurazione. Le compagnie assicuratrici però, sapendo che devono confrontarsi con un carrozziere che è preparato sulla materia, vorrebbero abolire la cessione del credito per confrontarsi direttamente con il proprio assistito in modo di avere la possibilità di avere dei vantaggi parlando con una persona sicuramente meno preparata.
Infatti l’art. 8 del decreto Destinazione Italia, poi eliminato, prevedeva l’abolizione della cessione del credito, cosa ovviamente condivisa anche dall’ANIA perché voleva vietare il cosiddetto ‘mercato dei sinistri’.
Questa regola è stata ora riproposta nel disegno legge Zanonato e si vedrà presto discussa in Parlamento anche se contro l’abolizione della cessione del credito si schierano contro la Federcarrozzieri, l’Associazione familiari vittime della strada, l’Assoutenti, l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, lo Sportello dei Diritti ed altre sigle che sostengono le l’abolizione di tale norma danneggia i cittadini ledendo i diritti dell’automobilista il quale è costretto ad anticipare le spese di riparazione ai carrozzieri ai quali, ora invece, possono demandare in modo gratuito la cessione del credito. Secondo gli oppositori dell’abolizione di tale norma, la sua eliminazione andrebbe ad incidere sull’articolo 1260 del Codice Civile in quanto limita l’autonomia negoziale tra privati e la libertà di chiedere il risarcimento nel modo in cui vogliono e quindi tale limitazione appare incostituzionale.
Chi è invece d’accordo con la sua eliminazione motiva il fatto che la cessione del credito è uno degli elementi che fa crescere i  costi a carico delle Assicurazioni e quindi è un elemento negativo per gli automobilisti.
A questo risponde la Federcarrozzieri per la quale è infondato il fatto che la cessione del credito detti un aggravio di costi in quanto l’assicurazione deve comunque pagare di fatto al cedente, la stessa cifra che rimborserebbe al danneggiato.
Forse la parola fine sarà messa dal Parlamento dopo che il Governo Letta a suo tempo aveva stralciato l’articolo 8 del decreto Destinazione Italia dopo le critiche arrivate in commissione Giustizia.



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