Bollettino delle truffe assicurative di aprile

Scritto da AssicurazioneOnline il

Nord e sud, settentrione e meridione, queste due parti d’Italia così diverse l’una dall’altra per storia, tradizioni e sviluppo industriale ed economico in realtà sono assolutamente simili quando si tratta un argomento come le truffe assicurative. Dai lombardi ai siciliani, nessuno si sottrae alla tentazione di truffare le assicurazioni, tanto che anche il mese di aprile che si è appena concluso ha registrato, come al solito, un buon numero di tentativi di truffa, per fortuna sventati.

Il nostro tour italico alla scoperta dei disonesti questo mese parte dalla Lombardia e, in particolare, dal Monzese. Qui le vittime però non erano le compagnie, ma gli assicurati che pagavano regolarmente i premi delle loro polizze e ottenevano le ricevute, ma le somme di denaro finivano direttamente nelle tasche dell’assicuratore. Ciò che però fa specie è il fatto che l’assicuratore non fosse un cittadino qualsiasi, ma addirittura un uomo politico: l’ex sindaco del comune di Bellusco.

Scendendo lungo lo stivale non si può non menzionare i fatti di Ancona, una truffa che è riuscita a ottenere circa un milione di euro di risarcimenti per incidenti mai avvenuti o i cui danni sono stati gonfiati a dovere. La conclusione delle indagini è avvenuta in questi giorni individuando ben 49 indagati, tra cui due ortopedici. In circa due anni gli indagati erano riusciti a organizzare una specie di società perfetta in cui vittime di incidenti, testimoni  e responsabili riuscivano a scambiarsi perfettamente i ruoli, mentre i medici certificavano danni fisici inesistenti.

Il nostro tour “truffaldino” si conclude in Calabria e più precisamente nel Vibonese. La Procura di Vibo Valentia ha infatti appena concluso le indagini preliminari che vedono coinvolte 18 persone con l’accusa di falso e truffa. Il copione è sempre lo stesso con una capace organizzazione in grado di creare incidenti stradali e ottenere risarcimenti per i danni a mezzi in realtà perfettamente funzionanti, mentre false certificazioni mediche facevano ottenere indennizzi per danni fisici completamente inventati.



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