Car sharing e nuove tecnologie spingono ai cambiamenti le RC Auto

Scritto da AssicurazioneOnline il

La mobilità è molto cambiata in quest’ultimo decennio a partire dai percorsi medi giornalieri degli italiani: se nel 2000 solo l’8,6% percorreva più di 20 chilometri per recarsi al lavoro, all’università, per shopping o per motivi familiari, oggi questa percentuale è pressoché raddoppiata, con oltre il 15% degli italiani che ogni giorno affronta un viaggio di almeno 30 minuti. Tra questi, la gran parte utilizza l’auto e zone a traffico limitato, pass di entrata e gli alti costi del carburante hanno contribuito a far crescere in maniera esponenziale il ricorso al car sharingMilano, addirittura, si conferma come la prima città europea per il ricorso alla condivisione dell’auto.

Questa nuova tendenza ha indotto le compagnie assicurative a proporre nuove tipi di polizze RC Auto, polizze che sempre più si appoggiano a strumenti tecnologici come la scatola nera e con servizi aggiuntivi per andare incontro alle nuove esigenze degli automobilisti. La black box, soprattutto, pare ottenere un altissimo gradimento, tanto che nel 2016, in alcune province della Campania, i contratti con scatola nera hanno raggiunto punte di oltre il 40% nel Napoletano e nel Casertano. E’ cambiato però il contenuto queste polizze che, fino a poco tempo fa, basavano il calcolo dei premi sull’effettivo chilometraggio percorso e oggi invece molte compagnie valutano lo stile di guida personalizzando le polizze e premiando così gli automobilisti più ligi al Codice dalla Strada.

Anche il metodo di stipula dei contratti RCA sta evolvendo e, se sempre più italiani preferiscono le assicurazioni online che garantiscono costi minori, diverse compagni tradizionali si adeguano fornendo un servizio in più: si propongono anch’esse polizze da stipulare sul web, ma permettono agli automobilisti di rivolgersi poi a un intermediario reale, una persona in carne e ossa, in grado di fornire consigli e supporto in caso di sinistri o problemi di qualsiasi tipo.



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