RC Auto in Italia: il costo è sempre un problema

Scritto da AldoGalvagno il

E’ inutile negarlo: il costo dell’assicurazione degli autoveicoli in Italia è davvero molto alto. Il problema è quello che essendo un dazio obbligato per chi possiede un’auto, c’è ben poco da fare per evitarlo. I prezzi delle RC Auto vengono determinati dalle compagnie, in base all’esborso che queste devono affrontare in caso di risarcimenti e, quindi, il costo dei sinistri rappresenta la voce più determinante.

Le strade meno sicure, un differente modo di guidare ma soprattutto la diffusione delle frodi assicurative, scostano (e di molto) le tariffe applicate in Italia rispetto a quanto avviene in Europa. Il nostro paese, infatti, è tra i primi in ordine percentualistico in Europa, dove si registrano finti incidenti che inevitabilmente provocano l’aumento delle tariffe RC Auto. Questo perché le assicurazioni sono tenute a risarcire finti incidenti che poi alzano i coefficienti di una voce significativa che determina l’aumento delle polizze. Per cambiare le cose occorrerebbe una differente cultura da parte dei consumatori che dovrebbero iniziare a comprendere che, frodare l’assicurazione comporta comunque, un aumento del costo della polizza. Ma cambiare le cose è davvero difficile se si pensa che, statistiche alla mano, ogni anno in Italia vengono denunciati oltre mezzo milione di colpi di frusta (ovviamente non tutti reali); che vengono segnalati il 23% di incidenti alla persona (contro il 10% di media europea) e che sono quasi settantamila i sinistri riconducibili a truffe assicurative per quasi 300 milioni di euro risarciti dalle compagnia assicurative.

Attraverso di DDL convertito in legge 24.3.12 n°27 si inizierà a fare qualcosa per reprimere il fenomeno delle truffe assicurative dal momento che sono stati prodotti dei cambiamenti per i quali si escludono risarcimenti per il danno biologico procurato da microlesioni (ossia: non più valido il colpo di frusta) con un risparmio stimato di circa il 5% di riduzione dei costi di rimborso; la creazione di un data base di danneggiati e testimoni che permetterà alle forze dell’ordine, alla Magistratura ed alle compagnie assicurative di poter accedere ad una banca anagrafica dove poter individuare eventuali casi di frodi; eliminazione del contrassegno assicurativo e dell’attestato di rischio, per abbattere la diffusione di falsi documenti (contrassegni taroccati) e permettere di risparmiare su molti costi amministrativi; l’inasprimento delle sanzioni per quei periti assicurativi che si pongono complici di truffe, attestando falsi report conseguenti a incidenti stradali.



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