Autorizzati i controlli elettronici su Rc auto e revisione

Scritto da AssicurazioneOnline il

La circolare del Ministero dell’Interno numero 300/A/6822/16/127/9 del 5 ottobre 2016 autorizza gli uomini della polizia ad effettuare controlli elettronici sulle auto, per verificare la copertura assicurativa e la revisione. Dopo aver fermato l’automobilista, gli agenti hanno la possibilità di collegarsi ad un database collegato con le compagnie assicurative e la motorizzazione, ed in caso di violazione scatta il verbale. In alternativa si può utilizzare una macchinetta dotata di telecamera, che inquadra la targa ed esegue un controllo automatico in tempo reale eseguendo la verifica sul database. Con questi strumenti viene derogato il principio della contestazione immediata, ciò significa che l’omologazione e l’approvazione degli strumenti elettronici non sono necessari se utilizzati alla presenza dell’organo accertatore.

Nel caso in cui l’automobilista non possa effettuare la contestazione immediata (i cui motivi dovranno essere spiegati in sede di notificazione del verbale), può ricorrere alla contestazione differita con l’obbligo di presentare i documenti necessari. Se viene accertata la violazione, verificando sul documento la correttezza di quanto rilevato dal dispositivo, scatta il verbale. La sanzione per gli automobilisti fermati senza Rc è di 841 euro con il sequestro del veicolo, pena che può essere ridotta pagando al momento e mettendosi subito in regola. Per chi è sprovvisto di revisione la multa è di 168 euro, con la sospensione della carta di circolazione fino all’avvenuta revisione. Se l’automobilista provoca un incidente senza assicurazione, dovrà risarcire tutti i danni di tasca sua. Se causa un incidente senza revisione, pagherà l’assicurazione che poi si rivarrà sull’automobilista.

Gli autovelox, i tutor ed i varchi elettronici invece non sono omologati per multare coloro che sono sprovvisti di assicurazione e di revisione, anche se la legge esiste da tempo. Questa resta una lacuna piuttosto grave nella legislazione italiana, soprattutto considerando il fenomeno dell’evasione assicurativa e dei pirati della strada, che dopo aver provocato incidenti gravi scappano poiché sprovvisti dell’Rca.



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